Fermata San Nicolao

Informazioni sulla Chiesa di San Nicolao
Indirizzo: Via San Nicolao, 4
Orari di apertura: variabili. Messa tutti i sabati alle 17.30 (comunità parrocchiale) e tutte le domeniche alle 11.00 (comunità greco-cattolica romena)

La sede dell'Associazione Italiana Private Banking è vicino alla Chiesa di San Nicolao.

Piccola è piccola. Se sei di fretta, anche se a piedi quasi non la vedi, stretta com’è nel gomito di questa piccola via che collega Corso Magenta alla stazione Cadorna.
Eppure sta lì da almeno nove secoli. È la chiesa in origine dedicata a San Nicolao e San Espedito – santo del quale in verità si sa ben poco, se non che era un soldato romano martirizzato in Armenia durante le persecuzioni di Diocleziano-, risalente al XIII secolo e completamente rifatta in epoca barocca.
Con le riforme austriache del 1787, cui seguono l’incameramento dei beni ecclesiastici e una drastica dieta del numero di chiese, viene sconsacrata per poi diventare con Napoleone un deposito militare. Come dire: dalle stelle alle stalle.
Dopo un lunghissimo oblio, di recente è stata oggetto di un meticoloso intervento di restauro che gli ha ridato il sorriso. L’interno nasconde una gustosa sorpresa: nella cappella dedicata alla Madonna della Misericordia è conservata la statua della “Madonna col Bambino” che il mitico Azzone Visconti aveva fatto mettere sull'antica Porta Vercellina. Quando la porta venne demolita, venne trasportata qui e un munifico benefattore commissionò le due corone dorate tempestate di gemme che si trovano sulla teste di Gesù e della Vergine.
Lungo il fianco che corre sull’omonima via c’è la canonica, un pezzo di medioevo sopravvissuto a tutto.
Oggi è dedicata a San Nicola di Bari, da oltre un secolo autentica icona pop adorata dai bambini e molto gradita dai commercianti.
Ma di chi stiamo parlando? Tutto ha inizio nei primi decenni del XIX secolo, quando Clement Clarke Moore dedica una poesia a San Nicolaus (da cui Santa Claus), nella quale il vescovo di Myra e patrono di Bari viene tratteggiato per la prima volta come il Babbo Natale che noi tutti conosciamo. Sarà però la Coca Cola un secolo dopo a dargli la forma che noi tutti conosciamo in una celebre pubblicità del 1931 firmata da
Haddon Sundblom. È alla sua matita e al suo estro creativo che dobbiamo l’invenzione del paffuto e sorridente vecchietto dispensatore di doni, di rosso vestito, con la barba bianca che gli incornicia il viso rubizzo. Il successo fu immediato tanto che non solo Sundblom firmerà le campagne Coca-Cola con Babbo Natale fino al 1964, ma ancora oggi quei disegni vengono utilizzati ogni anno.
Nel 2016 tutta la via, prima un po’ sottotono, è stata al centro di un radicale e piacevole restyling dell’arredo urbano finanziato dalla Luxottica che nel tratto verso piazzale Cadorna ha insediato il suo modernissimo ed elegante quartier generale.